Rinoplastica
Chirurgia estetica
L’intervento di rinoplastica si ottiene mediante il rimodellamento dello scheletro cartilagineo ed osseo. Il grado di miglioramento varia da individuo ad individuo ed è influenzato dalla reazione cicatriziale, dalla qualità della cute, e dalle dimensioni e caratteristiche dello scheletro sottostante.
Le incisioni sono praticate all’interno del naso, nel vestibolo delle narici la cosidetta rinoplastica chiusa.
Talora, in paziente con caratteristiche particolari, previa informazione, si pratica anche una piccola incisione trasversa nella cute della columella, più o meno a metà tra labbro superiore e punta nasale. Questa variante prende il nome di rinoplastica APERTA. In genere questa tecnica si predilige quando c’è una punta particolarmente complessa da modificare oppure in caso di rinoplastiche secondarie e terziarie.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale con una notte di degenza.
La cute viene separata dallo scheletro sottostante. La gobba, se presente, viene rimossa e le ossa nasali vengono fratturate alla base per poter essere avvicinate in modo da ricostruire il dorso del naso. Vengono poi isolate le cartilagini del setto e laterali e ridotte quanto necessario per ottenere il rimodellamento della punta. La cartilagine del setto viene parzialmente asportata, rimodellata e raddrizzata per migliorare la respirazione. La medicazione si esegue con dei tamponi in entrambe le narici e con l’applicazione di un gesso sul dorso per immobilizzare le ossa.
Il paziente, salvo complicazioni, viene dimesso in giornata o il giorno dopo l’intervento.
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